La Corte Grande si trova a Viboldone, borgo di origini medievali nella campagna di San Giuliano Milanese, nel Parco Agricolo Sud di Milano, noto per l’abbazia, capolavoro dell’architettura gotico-lombarda. Grazie al disegno generale e alle modanature di tradizione classica, la casa del fittavolo della Corte Grande costituisce pregevole esempio di architettura residenziale, come evidenziato anche dalla critica recente (Un monastero alle porte della città, atti del Convegno, Milano 1999, p. 290),
La Corte Grande era una dimora residenziale (mappale n.10), rappresentata per la prima volta nella planimetria del Catasto Lombardo Veneto nel 1855. In tale disegno è illustrata la sua stretta planimetria allungata, con prospetto principale anche allora affacciato sulla grande corte agricola antistante, tramite portico centrale. Il portico, aggettante, è costituito da sette arcate su colonne, e comprende finestre aperte superiormente alle chiavi di volta, rilevate al sommo delle luci centrali.
Ai lati, i capitelli dorici delle colonne proseguono sui piloni delle due arcate e delimitano il disegno del bugnato lapideo adiacente.
Quest’ultimo, realizzato a lieve aggetto cromaticamente evidenziato sul paramento in mattoni a vista, è ripetuto angolarmente sia nei risvolti interni, sia ai limiti dell’intera fronte, ed è inoltre applicato anche a raggiera attorno alla centina del vasto portale d’ingresso centrante l’ala di sinistra.
All’eleganza del disegno architettonico ottocentesco, ben corrisponde la regolare distribuzione delle finestre nel secondo ordine, insistenti sopra sottile cornicetta marcapiano, e superiormente delimitate da alto cornicione modanato.
Come una quinta laterale, la dimora residenziale è situata sul lato ovest della corte e, nonostante il precario stato di conservazione, è ancora riconoscibile come casa del fittavolo, preposto alla sorveglianza delle relative attività agricole. La stretta connessione tra il fabbricato e la corte è evidenziata dal piazzale antistante. Tutta la restante parte che forma il borgo di Viboldone è interessata da zona di rispetto in avanzato stato di degrado, con evidente ricaduta sulla piena valorizzazione e fruizione del vicino complesso monumentale dominato dall’abbazia, che si integra nell’abitato che essa ha contribuito a formare e ad espandere, costituendone, per quasi un millennio, il cuore spirituale, oltre che il motore della vita civile.