L’edificio fa parte del complesso monumentale delle chiese rupestri che costituiscono una delle più importanti manifestazioni artistiche monastiche della Basilicata in genere e del materano in particolare.
L’edificio è scavato nella roccia ed ha una forma rettangolare irregolare.
La minuscola Cripta del Canarino è raggiungibile solo a piedi grazie ad alcune scavate nella pietra e deve il suo nome ai suoi scopritori che, nel 1960, durante gli scavi vi seppellirono un uccellino trova morto da quelle parti.
All’interno non sono state trovate tracce di affreschi o decorazioni. All’entrata si nota una navata unica a pianta quadrata, delle panche in pietra sulla sinistra, per accogliere i fedeli, oltre ad un piccolo spazio laterale separato da un gradino ed una nicchia con una croce. Sulla destra si trova un basamento, probabilmente per un altare oggi non più presente, molte croci graffite sui pilastri e sulle pareti e numerose iscrizioni in greco e latino.