Il complesso ospedaliero, dismesso in epoca recente, si è andato formando a partire dalla seconda metà del sec. XVIII, quando, attraverso un doppio successivo intervento di progettazione, si passò da un piccolo centro di ospitalità ad un nuovo organismo tipologicamente caratterizzato a crociera. Successivamente, con l’evolversi della scienza medica e dei criteri assistenziali, la struttura antica è stata oggetto di una serie ininterrotta di ampliamenti, adattamenti e rifacimenti tutti più orientati a risolvere singoli problemi di natura sanitaria-assistenziale che a motivo di coerenza architettonica.
Attualmente tutti i fabbricati sono inutilizzati e solo un tempestivo intervento di carattere conservativo può impedire un progressivo degrado degli stessi. I volumi più incongrui sono stati già demoliti quasi completamente; è così più chiarito il quadro di intervento su quelle parti che presentano un più accentuato interesse dal punto di vista tipologico-storico e architettonico.
Il sistema organizzato a crociera costituisce la parte più antica del complesso ospedaliero e comprende un atrio centrale, a pianta ottagonale, inserito in un involucro murario quadrato, nel quale sono innestate assialmente due ali: l’ala est e l’ala sud. Entrambe le ali erano originariamente destinate a corsie dei ricoverati e sono caratterizzate dalla stessa sezione tipo: piano terreno suddiviso in vari locali voltati a crociera o a botte; piano superiore composto da un unico salone ampio, molto alto, libero da strutture interne e coperto da una volta a botte di grande luce; copertura lignea con capriate. L’ala est comunica alla sua estremità est con l’atrio d’ingresso nel quale si sviluppa lo scalone doppio di accesso al piano superiore. In epoca abbastanza recente il volume superiore dell’ala sud è stato suddiviso in due piani mediante la realizzazione di un solaio latero cementizio. L’ala ovest, costruita successivamente al primo nucleo, se ne differenzia per diversi caratteri: segue l’impostazione assiale rispetto all’atrio centrale, dal quale prende avvio ma non è collegata assialmente allo stesso. Non più un solo grande vano al primo piano, ma una serie di vani più ridotti disimpegnati dalla loggia esterna. Il piano terreno è in gran parte porticato con colonne in granito e volte a crociera su archi in laterizio. La copertura è lignea a capriate. L’ala nord volumetricamente è il corpo di fabbrica più sviluppato. Realizzato agli inizi del 900 non segue l’impianto a crociera antico, ma si innesta sul lato nord dell’ala est. Anche la tipologia si differenzia da quelle antiche, essendo basata su un corridoio centrale longitudinale disimpegnante due ordini di locali laterali. Tutti i solai sono realizzati con travi in acciaio e voltini in laterizio. Il volume contiguo alla chiesa comprende due piani fuori terra con piano terreno più limitato e un primo piano esteso anche nella zona soprastante alla sagrestia e ai locali accessori della chiesa.