L’origine del complesso industriale Nebiolo risale al 1878, quando Giovanni Nebiolo fonda una società per l’esercizio di fonderia di caratteri tipografici e stereotipia. Alcuni anni dopo la fondazione, nel 1903, ha luogo la stipula di un patto associativo con la fabbrica delle Fonderie Subalpine. La fabbrica Nebiolo diviene successivamente indipendente per la produzione di getti di ghisa per macchine tipografiche utensili, quando nel 1906 nasce la Società Anonima Fonderie Subalpine a opera dell’ing. Ugo Fano e soci. Nel 1907 viene redatto il progetto per la sede dello stabilimento a opera dell’Ing Fano. Nel 1908 ha luogo un’implementazione dell’attività industriale, con la stipula del sodalizio con la società milanese Urania. La produzione della Nebiolo incontra un periodo di crisi economica del 1929, nonché una battuta di arresto dovuta al secondo conflitto mondiale, ma nell’immediato dopoguerra riprende attività dell’azienda. L’area occupata dalla ex-fabbrica Nebiolo comprende un intero isolato, delimitato dalle vie Bologna, Padova, Como e Novara. Percorrendo via Bologna, dopo l’edificio ad angolo risalente al 1920, si trova la palazzina adibita a uffici direzionali e alloggi per il personale, realizzata con il progetto del 1907, caratterizzata da una struttura a tre piani fuori terra e un rivestimento bugnato. In aderenza alla suddetta palazzina si sviluppa, lungo il restante tratto di via Bologna, il fabbricato industriale originariamente adibito a officina meccanica, costituito da un impianto modulare che già al 2016 risulta profondamente compromesso nella sua integrità. Proseguendo su corso Novara, si sviluppa il corpo di fabbrica coincidente con gli antichi locali fonderia risalenti al 1907, ove permane visibile una maglia di pilastri e travi articolati in due campate con tetto a sheds, di cui attualmente resta lo scheletro strutturale che identifica i volumi storici, oltre a un ulteriore prolungamento realizzato nel 1917 e adibito in origine a officina meccanica, posizionato ortogonalmente rispetto alla struttura principale e identificato su strada dal fronte centinato della copertura. Lo stato di conservazione del complesso è stato oggetto di verifica in loco con sopralluogo effettuato nel novembre 2022.

