La presenza di fabbricati ad uso dello scalo ferroviario denota l’importanza di Bussoleno come polo di interscambio territoriale, in quanto, strutture di questa entità venivano costruite solo in corrispondenza delle stazioni più importanti. Difatti, i fabbricati che si collocano presso la ferrovia Torino-Bussoleno/Susa-Bardonecchia-Modane, (nel tratto di Bussoleno noto come la “ferrovia del Frejus”) avevano senza dubbio una funzione strategica per il comparto ferroviario. L’edificio con probabile destinazione d’uso ex- manutentiva, è stato realizzato probabilmente tra la fine del XIX secolo – inizio XX Secolo, contestualmente alla realizzazione del suddetto tratto ferroviario, e si dispone parallelamente alla strada provinciale Susa-Torino, costituendo la propaggine di una cortina edilizia che comprende i fronti delle ex Officine e dei servizi accessori, nonché il fabbricato ad uso dormitorio per il personale ferroviario. Esternamente il disegno è sobrio, ed è tipico dell’architettura infrastrutturale dell’epoca; i fronti sono scanditi da un andamento verticale dato dall’intervallarsi di un ritmo costante di lesene a finestre binate su doppia altezza e un cleristorio all’ultimo livello. Il piano terreno è definito da un basamento in pietra, mentre l’edificio si conclude con una cornice continua in sommità. Il blocco si caratterizza come parallelepipedo architettonicamente definito, collegato agli altri edifici delle infrastrutture ferroviarie tramite propaggini posteriori. Internamente, oggi, il fabbricato risulta vuoto, poiché in tempi recenti è stato vittima di un incendio che ha gravemente compromesso il suo stato di conservazione; ad oggi l’edificio è totalmente dismesso ed è in attesa di interventi di restauro e rifunzionalizzazione che possano sostituirsi alle attuali soluzioni temporanee di consolidamento strutturale.

