Il sito è localizzato ai piedi di una falesia di roccia granitica compresa tra la ferrovia Reggio Calabria – Metaponto e la strada statale 106 jonica. Sin dagli anni Cinquanta del XX secolo erano visibili soltanto la cresta del muro occidentale con parte del catino absidale dell’edificio.
Un prima esplorazione di emergenza, effettuata nel 1991 dall’archeologa Ghislaine Noyè per conto della Soprintendenza Archeologica della Calabria, mise in luce parte del potente muro laterale Nord-Ovest (spess. m 1,55) che prolungava l’abside e che risultò parzialmente distrutto in antico dal crollo di un masso granitico. L’impressione fu che la cortina muraria fosse antecedente alla parete in cui si apriva l’abside e che una struttura più antica fosse stata riutilizzata per la sistemazione di una chiesa medievale.
Il sito è stato oggetto di una nuova campagna di scavo nel 2017 che ha consentito di verificare che i resti sono pertinenti ad una piccola chiesa ad aula unica rettangolare (m 7,70 x 4,60) desinente con un’abside semicircolare profonda m 1,00.
I muri perimetrali conservano in diversi tratti un alzato apprezzabile (il muro orientale raggiunge un’altezza max di m 2,50). L’orditura muraria è realizzata con blocchi sbozzati di granito uniti a grossi ciottoli di fiume legati da malta di calcia e sabbia. L’edificio presenta un ingresso sul lato meridionale ed all’interno lo spazio risulta ripartito in due ambienti, verosimilmente spazi liturgici, da un setto murario trasversale che divide pressocchè a metà l’intera aula.
Alla luce dei dati di scavo, la chiesa dovrebbe essere stata realizzata nel XIII secolo con fasi di vita che si protraggono almeno fino al XVII secolo, periodo in cui la chiesa continua a funzionare come oratorio. Nei due secoli successivi l’edificio viene abbandonato e spogliato. L’azione di eventi fortemente distruttivi, registrati dallo scavo per le fasi più recenti di abbandono e degrado, potrebbe essere collegata anche al forte terremoto del 1783 i cui danni furono significativi per quest’area della costa ionica.