Lungo la strada casentinese, in direzione di Poppi, prima della chiesa di San Lorenzo a sala, si nota l’edificio della chiesa soppressa di San Clemente a Ponte, con a lato la canonica ed il loggiato, ora adibita a casa colonica. La denominazione “a Ponte” è dovuta all’antica strada che passava davanti alla chiesa, si dirigeva verso l’Arno, attraversandolo su un vecchio ponte, e raggiungeva la chiesa di S.Paolo sulla destra del fiume. La chiesa, d’impianto risalente al XIII secolo, era dedicata a S.Clemente e appare citata, negli anni 1302-1303 quale suffraganea della vicina Pieve di S. Pietro a Romena. In seguito alla soppressione, avvenuta agli inizi del ‘500, la chiesa continuò ed essere ufficiata come “Oratorio” fino agli ultimi anni del 1700, quando l’intero complesso fu venduto alla famiglia Usigli, proprietaria di un vasto latifondo e trasformato in casa rurale.

Caratterizzata da un portale romanico in pietra lunettato con soprastante finestrella oculare, l’ex chiesa, ad aula unica, presenta nei prospetti, un paramento murario in pietra a filaretto con tetto a capanna e tracce.

L’edificio adibito a canonica serviva anche come la foresteria per i viandanti. Nella sala grande restano ancora alcuni elementi di pietra lavorata di ispirazione rinascimentale.