Il complesso immobiliare (negozi, casa d’abitazione, uffici, magazzini e vasta area cortiliva) è opera dell’architetto comacchiese Vitale Vitali (1893-1961) che attua una profonda ristrutturazione a quella che un tempo (Settecento-inizi Ottocento) era nota come la casa Salvaterra e poi di altri. L’intervento di Vitale Vitali rientra in quei recuperi funzionali di edifici preesistenti dallo stesso eseguiti a Comacchio nel secondo e nel terzo decennio del secolo XX, in seguito al risveglio economico ed al fermento edilizio che a Comacchio è conseguente la bonifica delle valli Trebba, Ponti ed Isola (1919-1930). È infatti Comacchio il luogo in cui l’architetto maggiormente realizza le sue opere, tutte commissionate dall’ emergente nuovo ceto medio, desideroso di ottenere maggiore visibilità attraverso edifici caratterizzati da una particolare raffinatezza decorativa. È questo il caso della nostra fabbrica. Osserviamo che la sua uniformità e gli stilemi stilistici fanno della struttura, che comprende tre differenti unità edilizie, un corpo organico: un fabbricato ad uso uffici statali e negozi, la casa del custode e gli uffici della ditta, un deposito di materiali da costruzione. È un edificio polifunzionale, con destinazioni pubbliche e private insieme, ben definite nell’ impianto ed evidenziate all’ esterno con decorazioni diverse. Ogni corpo di fabbrica ha un proprio ruolo ed una propria connotazione stilistica che ancora oggi conserva: forme geometriche e stilemi Decò per il deposito; decorazioni liberty per gli uffici della ditta e la casa del custode; repertorio classico per gli uffici statali ed i negozi. I tre edifici, però, costituendo un tutt’organico di elementi architettonici ed ornamentali, fanno parte di un unico progetto e dialogano tra loro attraverso elementi decorativi comuni: motivi floreali e geometrici, formelle di cemento con raffigurazioni fitomorfe e zoomorfe.
Ad oggi solo parte del bene è in stato di abbandono.
