La costruzione complesso risale ai primi anni del ‘900 e insiste sul sedime che ospitava un tempo i giardini estensi della delizia di Schifanoia e, ancor prima, il Convento trecentesco di San Vito, progressivamente demolito tra il 1930 e il 1960 per consentire la realizzazione degli edifici militari .All’interno del ripiegamento delle mura che ospitava già dal 1300 il cosiddetto (Pratum bestiarium), un’area triangolare destinata alla macellazione Oltre agli edifici di carattere religioso ricordiamo la presenza nell’area, sin dal 1385, del Palazzo e giardino di Schifanoia, di Palazzo Bonacossi del 1469 e della Palazzina Marfisa d’Este. Il complesso di Schifanoia, Bonacossi e Marfisa di proprietà di Francesco d’Este nella seconda metà del XVI secolo, diventa un unico grande polo comunicante grazie al sistema dei giardini evidenziati anche dalla carta del Bolzoni del 1782. Le vicissitudini storiche che hanno interessato il complesso religioso di san vito precedono la realizzazione della caserma fino al 1906, anno in cui il convento viene definitivamente chiuso e convertito all’uso militare e nel 1930, del convento non rimane, quindi, più traccia, dal 1961 quando anche il campanile e le poche parti rimanenti vengono abbattuti per la realizzazione di nuovi fabbricati ad uso caserma.