L’ex chiesa della Maddalena in Pesaro faceva originariamente parte di un antico monastero delle suore benedettine (1325), che fu poi demolito e successivamente recuperato su progetto di Luigi Vanvitelli del 1740.
La facciata trova il suo segno di riconoscimento nel particolare invaso concavo con apertura ovale nella parte superiore. La fronte si presenta incompiuta nella parte superiore, realizzata prevalentemente in cotto e arricchita solamente dalle modanature delle paraste tuscaniche e dal portale in pietra d’Istria, adornato di due tarsie in marmo rosa a forma di croce greca sui due lati. L’interno presenta una pianta a croce greca modificata: solo i due bracci trasversali sono uguali in lunghezza, mentre più breve è quello d’ingresso e quello del presbiterio è più profondo. La cupola costituisce un elemento di forte originalità per la compenetrazione dei quattro archi entro l’intradosso e per la tensione delle nervature che si rastremano fino a raggiungere il lanternino.
L’ultimo restauro realizzato nel 1995 ha permesso una nuova destinazione d’uso della chiesa come sede di eventi culturali e il recupero dei dipinti di Giannandrea Lazzarini.