La chiesa fu edificata agli inizi del 1600, tramutando in chiesa la preesistente piccola cappella dove era collocato un quadro con l’immagine dell’Annunziata. Fu dotata di quadri, di altare, di stemma in marmo con stucchi barocchi sul portale d’ingresso, di un paliotto in broccato di seta con armi ed insegne dell’Annunziata ma – come si ritrova nei manoscritti storici – era già dedicata a Santa Maria di Costantinopoli.
Negli anni successivi altri due altari furono costruiti e il patrimonio si arricchì di nuovi dipinti. Nel 1751 la chiesa fu affidata al banco della SS. Annunziata di Napoli e nel 1858, molto più tardi, al Vescovo di Nola che all’epoca era Monsignore Giuseppe Formisano.
Distrutta dall’eruzione del 1906, fu ricostruita quasi ex novo e divenne parrocchia nel 1927. Molti parroci vi si avvicendarono fin quando nel 1969 don Francesco Mormile si adoperò perché la chiesa fosse allargata e avere un complesso dove poter svolgere le varie attività parrocchiali. Il parroco don Alfredo Muoio continuò il progetto di Mormile e nel 1971 fu posta la prima pietra sul nuovo suolo con lavori che proseguirono poi fino al 1976. La chiesa fu benedetta e aperta al culto il 28 marzo del 1976, con il vescovo Guerino Grimaldi. La struttura oggi versa in un grave stato di abbandono.