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DIREZIONE GENERALE ARCHEOLOGIA BELLE ARTI E PAESAGGIO Ministero della Cultura
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EX CHIESA DI SAN FRANCESCO

EX CHIESA DI SAN FRANCESCO

Indirizzo: piazza San Francesco
Comune: Bobbio
Provincia: Piacenza
Regione: Emilia-Romagna
Architettura / Chiesa

Gli immobili costituiscono un complesso di notevole insieme formato dalla ex chiesa e dall’ex Convento di San Francesco, nel quale sono presenti consistenti strutture architettoniche dell’epoca medioevale, del periodo rinascimentale e dei primi decenni del secolo XVIII; anni nei quali il complesso stesso subì profonde trasformazioni.
La fondazione del monastero è fatta tradizionalmente risalire al 1241, anno in cui è documentata la presenza francescana in Bobbio. Il complesso, costituito dalla chiesa e da locali conventuali disposti attorno a due chiostri a pianta quadrata, era circondato originariamente da mura demolite in seguito alle soppressioni napoleoniche. La Chiesa nella sua forma attuale fu costruita nel XVIII secolo e la sua consacrazione ebbe luogo nel 1722. Sorge sui resti della chiesetta originaria, probabilmente del tipo “a granaio”, ad aula unica e senza coro, con annesso un piccolo volume con funzione di sagrestia successivamente utilizzato per l’inserimento della scala d’accesso al loggiato affacciato sul chiostro. Nella prima metà del XV secolo fu aggiunto il coro, in occasione dei lavori di costruzione del primo chiostro. La chiesetta originaria venne demolita nel 1710 (un documento del 1693 riporta di gravi danni e necessità di restauri).

La Chiesa attuale è ad unica navata ad abside allungata; la sobria facciata, scandita da lesene e marcapiani, presenta un portale d’ingresso ampliato nel secolo scorso (per transito veicoli); a lato del portale si trovano due nicchie che ospitavano statue andate perdute. Il paramento murario è in pietra a vista, composto prevalentemente da sassi di fiume; l’intonaco era probabilmente limitato alla sola facciata, come testimoniato da alcuni lacerti esistenti. Internamente l’ex aula liturgica si presenta ormai spoglia di molte finiture, nonché delle opere pittoriche un tempo ospitate nei vani appositi dell’abside e delle cappelle; rimane con molti danni e mancanze l’apparato decorativo, probabilmente opera del pittore milanese Francesco Porro (autore dell’apparato pittorico della Cattedrale di Bobbio).
Con la soppressione degli ordini religiosi in epoca napoleonica, nel 1803 il convento e i suoi beni vennero confiscati e da qui in poi inizia il degrado dovuto anche ad un utilizzo improprio. Mentre il complesso monastico conserva la sua struttura architettonica, salvo limitate modifiche per uso abitativo, la chiesa ha subito numerosi danni, spoliazioni e modifiche, dovute alla destinazione a deposito.

Proprietà: Pubblica
Dettaglio proprietà: Comune
Regime tutela: Provvedimento Espresso
Dettaglio provvedimento: Decreto Ministeriale del 28/10/1968
Stato di conservazione: Mediocre
Ambito cronologico secolo: XVIII sec.