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DIREZIONE GENERALE ARCHEOLOGIA BELLE ARTI E PAESAGGIO Ministero della Cultura

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EX COLONIA MARINA “ROMA” E ANNESSA VILLA NADIANI

EX COLONIA MARINA “ROMA” E ANNESSA VILLA NADIANI

Indirizzo: Viale Pinzon

Comune: Bellaria-Igea Marina

Provincia: Rimini

Regione: Emilia-Romagna
Architettura / Colonia

La ex-colonia marina, denominata in origine con l’acrostico “O.P.A.F.S.” ossia “Opera di Previdenza ed Assistenza dei Ferrovieri Statali, fu edificata tra il 1927 ed il 1930 su progetto dell’ingegnere Oscar Giorgio Alberti come luogo destinato al soggiorno marino ed alle attività sportive per i giovani figli dei ferrovieri statali. L’ intero complesso comprende diversi e distinti elementi, dall’edificio principale della colonia alla villa Nadiani, dal vasto parco di pertinenza alle strutture sportive di svago, che costituisco tuttavia un vero e proprio insieme organico e funzionale.

Il parco della “ex colonia dei ferrovieri” è particolarmente importante sia per il tipo e la quantità numerica delle essenze (più di 400 alberi) sia per lo stretto legame che esso crea con l’architettura. Il parco, pensato con l’intento di ottenere un effetto spaziale e prospettico che tuttora può essere apprezzato anche sotto il profilo paesaggistico, è stato realizzato insieme alla colonia secondo una concezione spaziale ed un disegno planimetrico unitari. Ne è testimonianza la distribuzione simmetrica delle essenze secondo l’asse perpendicolare alla linea di mare, asse planimetricamente coincidente con l’asse di simmetria dell’intero impianto architettonico della colonia, rimarcato dal lungo viale la cui dimensione longitudinale prevalente, partendo dalla casa d’ingresso del custode, culmina con la fontana e si dirada spazialmente nel profilo concavo della fronte principale della colonia con un effetto visivo ed un valore architettonico di particolare pregio. Ne emerge che il parco è funzionalmente e spazialmente legato all’originale vocazione residenziale e turistica della colonia.

La colonia OPAFS è stata costruita a partire dal 1929, anno dell’acquisto del terreno da parte dell’’Associazione Nazionale Fascista Ferrovieri di stato su progetto dell’ingegner Oscar Giorgi Alberti. Alcuni edifici risalgono al 1933 mentre gli altri cinque edifici di servizio di supporto alla colonia (palestra, carbonaia, lavanderia, centrale tecnica e casa del custode) sono costruiti all’interno del parco tra il 1935 e il 1938. La costruzione monumentale è caratterizzata da volumi di diverse altezze graduali, disposti parallelamente all’andamento della costa in modo che i prospetti maggiori siano orientati a est-ovest, secondo l’asse eliotermico, come prescritto dalle norme igienico sanitarie dell’epoca.

Il corpo principale ha un profilo concavo della parte centrale che insieme alle ali laterali descrive una grande M. L’edificio è infatti organizzato simmetricamente rispetto ad un asse centrale che suddivide i d0rmitori, i refettori e i servizi. Il fulcro distributivo è costituito dalla zona centrale adibita ad ingresso principale e uffici al piano terra mentre ai piani superiori a dormitori del personale. Nella parte retrostante rispetto all’ingresso centrale erano sistemate le cucine e i locali frigorifero. La rigorosa organizzazione funzionale è leggibile nell’articolazione dei volumi, sottolineata dalla diversa disposizione e forma delle aperture in maniera simmetrica per le testate dei diversi volumi e in successione regolare e serrata per i prospetti ad andamento curvilineo.

La struttura architettonica presenta elementi stilistici e decorativi propri del movimento moderno. Gli elementi razionalisti dei prospetti si fondono con elementi compositivi classici come le lesene con semplice capitello di terminazione o il cornicione sommitale in cotto a vista. Le facciate sono tutte rivestite ad intonaco come anche le riseghe interne delle aperture con colori a contrasto. Le parti scoperte di ogni singolo piano costituiscono le terrazze a vista sul mare.

La colonia, nonostante il suo generale abbandono, presenta un discreto stato di conservazione sia sotto il profilo statico che architettonico grazie all’uso continuo della colonia dagli anni ’30 agli anni ’90.

La “Villa Nadiani” ed il corpo originariamente ad essa annesso, non hanno un nesso storico-architettonico ed artistico con la colonia. La villa presenta caratteri stilistici ed architettonici tipici della residenza nobiliare ottocentesca. L’ex colonia dei ferrovieri la impiegò, secondo la sua vocazione originale, come residenza del direttore e luogo di rappresentanza. Si accede al piano primo attraverso due piccole rampe simmetriche delimitate dalla proiezione di un balconcino aggettante del primo piano, sorrette da due esili colonnine di cemento stampato a decoro. Le due scale d’accesso sono impreziosite da elementi in cotto come la terminazione della parasta della balaustra. L’impianto architettonico è perfettamente simmetrico, sia in pianta che in alzato. Le murature d’ambito sono in cotto di laterizio a vista patinato con una leggera velatura rossobruna, mentre la fascia sottogronda si presenta intonacata di bianco a imitazione di un alto cornicione tipico dei villini dei primi del novecento. Agli angoli dell’edificio e alle finestre il bugnato è realizzato con i mattoni in laterizio posti a rilievo. La villa mantiene tutte le caratteristiche relative alla originale destinazione e presenta in generale un ottimo stato di conservazione.

Proprietà: Privata
Regime tutela: Provvedimento Espresso
Dettaglio provvedimento: D.D.R. 30/12/2010
Stato di conservazione: Mediocre
Immagine relativa a EX COLONIA MARINA “ROMA” E ANNESSA VILLA NADIANI
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