Il complesso abbaziale costituito dalla chiesa di Santa Croce e dall’annesso palazzo lateranense a Mortara sorse alla fine del Cinquecento dopo la distruzione del cenobio dell’antico Ordine mortariense, che si trovava al di fuori delle mura della città. I Canonici lateranensi ottennero la ricostruzione di un edificio di culto con annesso monastero, all’interno delle mura e qui vi dimorarono fino al 1798. Successivamente è stato sede del regio ginnasio, della scuola media, della scuola alberghiera e oggi è quasi completamente in disuso.
Il palazzo è caratterizzato all’interno da due ampi corridoi di circa ottanta metri di lunghezza, uno al piano terreno, l’altro al piano superiore, con profusione di volte e lunette, sui quali si aprono vaste stanze con volte a vela, o a ombrello, a crociera o a botte. Al piano terra la facciata interna è costituita da una teoria di portici a tutto sesto mentre, al piano superiore, una serie di archi modanati intorno alle finestre creano un finto loggiato. Molto interessanti la sala capitolare con ampia volta e la grande cantina in mattoni a vista e volta a botte.