Adagiato su un promontorio, anticamente denominato Cona di Puccio, sorge l’ex Convento di San Francesco, costruito dai Frati minori Osservanti verso la fine del Cinquecento insieme alla Chiesa del Ss. Crocifisso, sciaguratamente demolita nei primi anni Sessanta insieme all’affresco di Mastro Giglio raffigurante la Crocefissione. Della chiesa s’è salvato il solo campanile, la cui cuspide a forma di piramide ha sostituito quella a cupola andata distrutta col terremoto del 3 ottobre 1943.Il convento superstite, opportunamente restaurato negli anni Ottanta, consiste in un grande edificio squadrato di due piani, costruito interamente in laterizio. Al suo interno si apre un armonioso chiostro affrescato, al centro del quale spicca un pozzo in travertino a pianta ottagonale, assai ben fatto e aggraziato, mentre ai quattro lati corrono i bei portici con volte a crociera e archi a tutto sesto retti da eleganti colonne tuscaniche.Di particolare pregio e significato appare il refettorio, impreziosito dagli affreschi che decorano le volte e le pareti, realizzati in epoche diverse a partire dalla fine del Quattrocento fino al Sei-Settecento. Da notare che l’ambiente ha conservato l’originario pavimento in cotto.