L’ex convento di San Nicola dei Miri è una delle più significative strutture storiche del comprensorio dei Lattari. Costruito intorno al 1300, nel Casale di Sigliano, alla sommità di una rupe tufacea lungo la strada che collegava il versante settentrionale dei Monti Lattari con la costiera amalfitana, quindi in un punto di grande importanza strategica e commerciale. Il complesso fu sgombrato definitivamente dopo il terremoto del 1980 che causò il crollo di numerose parti.
Il complesso è formato dalla chiesa, in uso e dal convento in stato di abbandono.
Al convento si accede tramite un portale a sesto acuto affiancato da colonne binate su plinti con basi modanate e capitelli corinzi su cui poggia la trabeazione modanata.
La struttura si sviluppa su due livelli fuori terra con copertura a falde in buona parte crollata.
La facciata è scandita da aperture regolari e presenta sul lato ovest un porticato con arcate a tutto sesto.
Nel 2007 il monastero è stato oggetto di un piano d’intervento di recupero, sfortunatamente senza esito, promosso dalla Regione Campania. Il progetto prevedeva la trasformazione della struttura in centro di documentazione, promozione ed educazione su tematiche ambientali, la realizzazione di attività artistico-culturali, attraverso l’organizzazione di eventi a tema (festival, rassegne musicali e teatrali) e l’attività di formazione in un campo artistico-culturale

