Il complesso monastico di Santa Teresa, o “Casa Santa”, fondato ad opera dei Carmelitani scalzi o Teresiani, per le sue notevoli dimensioni si pone come un elemento urbanistico di notevole importanza, tanto da determinare il disegno e l’assetto di tre strade del centro antico.
È un monumento del XVII secolo che riprende la forma tipologica dell’impianto monastico con un chiostro porticato intorno al quale si dispongono la Chiesa, il convento e i servizi (cucine, mense depositi, lavanderie, celle, bagni ecc.) e si articola su tre livelli. A piano terra sono ubicati grandi ambienti ormai in disuso, al primo piano i servizi collettivi, mentre al secondo piano si trovano le celle ed i dormitori. Il piano delle coperture è parzialmente occupato dalle lavanderie. L’edificio è stato realizzato con strutture murarie massicce fatte con conci di tufo e volte aventi una luce piuttosto elevata.
A seguito della soppressione degli edifici sacri voluta dal dominio francese, l’edifico ha ospitato l’orfanotrofio femminile detto “Casa Santa”. Si hanno, inoltre, notizie risalenti al XIX secolo di importanti lavori di completamento che si inserirono rispettando sostanzialmente l’impostazione originale del complesso monastico.
Dopo l’abbandono dell’attività educativa da parte delle religiose, il monastero è stato sede, fino al 1995, di una scuola elementare; attualmente l’edificio risulta completamente abbandonato e in uno stato di degrado a seguito dei nubifragi del 1995 che hanno provocato gravissimi allagamenti negli ambienti dell’ex monastero.