Il complesso si colloca in un luogo suggestivo, su un colle a nord-ovest della città di Vasto. Era inizialmente un convento, poi divenne residenza di caccia dei D’Avalos, infine casa di riposo. L’istituto Sant’Onofrio è chiuso dal 2018.
Le origini della fondazione del Convento risalgono al 1406, quando venne chiesto al Beato Giovanni di Stroncone, allora Vicario Generale degli Osservanti, di costruire un convento di Frati Minori. Accolto con entusiasmo dai cittadini e con la benedizione di Mons. Arcivescovo di Chieti, gli fu assegnato un luogo, non lontano dalla città, abbastanza selvatico e con un folto bosco. Nel sito affidato al Beato Giovanni esisteva già una piccola chiesa, la cui più antica menzione risale agli anni tra il 1131 ed il 1136, in fonti che che la menzionano con dedicazioni all’eremita S. Onofrio. Qui i frati cominciarono ad abitare ed a costruire piccole capanne con rami di alberi e loto. Dopo la morte di Giovanni da Stroncone, si s’iniziò la costruzione del convento con la distruzione delle preesistente, a spese dell’Università del Vasto, da parte di frate Nicolò da Osimo, Governatore della Provincia Francescana di Sant’Angelo, e fu portata a termine nel 1440. Per l’amenità del luogo e la salubrità dell’aria, il convento fu destinato ad infermeria per i frati infermi o di età avanzata. II convento subì gravissimi danni per l’incursione turca del 1566 e l’intera biblioteca andò distrutta. L’edificio nel XVII secolo fu ceduto ai Riformati che lo ampliarono e ne migliorarono l’estetica. Vi collocarono anche lo studio filosofico-teologico della provincia di Sant’Angelo con una fornita biblioteca. L’interno della chiesa è lungo 22 metri e largo 9, ed è formato da un’ampia navata centrale, e da una navata ribassata sulla destra di quella principale, caratteristica di molte chiese con annessi conventi francescani. Di stile barocco, si conserva finora ancora oggi nella sua forma originaria.