Il complesso occupa e determina una vasta area situata in centro storico, all’interno del Parco Adda Sud, confinante sul lato meridionale con l’Adda e sul lato nord-occidentale con le antiche mura della città.
Questo importante complesso, considerato nella sua globalità e nella particolare, strategica collocazione all’interno del piano delle fortificazioni quattrocentesche, che nella loro assoluta unicità caratterizzano e individuano il sistema difensivo che circonda il nucleo della cittadella fortificata, si compone prevalentemente di capannoni militari a pianta rettangolare e ad un unico piano fuori terra in laterizio a vista e copertura a doppia falda su struttura lignea, immersi in una folta vegetazione.
Il complesso, databile tra la fine del XIX e la metà del secolo successivo, si deve considerare come un’estensione dell’organismo architettonico della cinta magistrale eretta sulla sponda destra dell’Adda, in località Gera, già sottoposta a tutela.
L’area, dismessa da tempo, presenta evidenti segni di degrado dovuti ai danni provocati dalla vegetazione incombente e al crollo totale o parziale di diversi edifici, determinato dal collassamento delle sole strutture lignee delle coperture o delle murature perimetrali stesse dei capannoni, situazione questa che ha determinato nel tempo uno stato di fatto da tenere costantemente sotto controllo, a fronte comunque della imprescindibile necessità di tutela dell’intero comparto, che caratterizza inequivocabilmente un importante settore urbano della cittadina fortificata cremonese, ormai storicizzato e, come tale, tramandato nella sua unicità. L’area riveste, inoltre, una notevole valenza naturalistica e ambientale
Si ritiene importante, pertanto, sottolineare come la tutela riguardi l’intero sedime e il sito naturale su cui insistono semplici tettoie e capannoni disposti simmetricamente o in maniera speculare ai camminamenti, con strutture portanti in laterizio a vista o in cemento armato intonacato, aperture laterali carrabili, coperture in coppi o in strutture lignee ricoperte da lastre in eternit a doppia falda, pavimenti in terra battuta o in conglomerato cementizio.
Tali unità avevano funzione di depositi militari per materiali di vario tipo, di officine e ricovero di carrozze ferroviarie, in una svariata combinazione e alternanza di materiali, stili, elementi e finiture, che in molti casi hanno originato manufatti pregevoli nel loro genere, inconsuete testimonianze costruttive nell’impiego degli elementi, interessanti nelle piccole come nelle grandi volumetrie.
Si rileva, infine, come all’interno di tutti i fabbricati, raggiungibili per la maggior parte attraverso camminamenti sterrati, quando non si trovino del tutto isolati nella boscaglia spontanea, sussistano anche alcune unità abitative adibite ad uffici o ad alloggi militari, residenze di discreta fattura, nei materiali di tipo tradizionale e nelle finiture, come la palazzina per ufficiali a due piani fuori terra che tra l’altro conserva parte della pavimentazione originale in seminato.