L’ex distilleria occupa un’ampia area a sud della stazione FS di Barletta.
L’opificio venne costruito nel 1882 per iniziativa della Ditta Ermenegildo Castiglione-Consonni Pirelli & C. La direzione e il progetto furono affidati all’ingegner G. Milano di Barletta, mentre i lavori furono eseguiti dalle imprese edili Piccolo e Palmiotto. Nel 1897, i fabbricati furono ampliati e lo stabilimento passò alla Ditta Società Italiana degli Alcool. Le opere di rinnovamento e miglioramento degli impianti proseguirono fino al 1931; nel 1939, la proprietà passò alla Società Italiana Spiriti. Nel 1967, l’opificio fu acquisito dalla D.E.C.A. S.p.A. del Gruppo Eridania. Dagli anni ’80, l’edificio si trova in stato di abbandono.
Il complesso, molto ampio, è composto da una serie di edifici, tra cui gli ambienti per la distillazione, il laboratorio dei falegnami e dei bottai, i depositi, le abitazioni per i dipendenti della società e gli uffici. La “palazzina degli uffici e abitazioni”, edificata nel 1905, è costituita da un volume di tre piani, separati da cornici marcapiano, con cantonali a dente di sega e bugnato martellato.
Nel corpo centrale si trovano due imponenti cisterne voltate; sul lato sud di questo edificio sorge la palazzina dell’abitazione direzionale, decorata con lesene realizzate in bugnato a bauletto bocciardato. Sul lato sud si trovano i silos per la vinaccia e il capanno del tartrato. Gli ambienti sono collegati, tramite carrelli trasportatori, alle vasche per la diffusione a freddo.
L’impegno del FRED (Forum per il Riuso dell’Ex Distilleria) negli anni ’90 scongiurò la demolizione del complesso. Dopo vari passaggi di proprietà, l’ex distilleria, in stato di abbandono, venne acquistata dal Comune di Barletta nel 2004. Solo una piccola parte della struttura è stata recuperata.
La parte più consistente dell’edificio versa tutt’oggi in uno stato di abbandono, ricoperta dalla vegetazione spontanea, con ampie aree inagibili e soggette a crolli.

