Edificio raccoglie insieme i caratteri architettonici ed espressivi di un periodo di transizione dal decò al razionalismo e presenta, morfologicamente, una planimetria molto originale. l’immobile è un significativo esempio di architettura anni Trenta del Novecento e risulta molto intere4ssante tanto da rientrare nel catalogo della Mostra “”Architetture in Liguria. Dagli anni Venti agli anni Cinquanta”. Ancora più rilevante è il suo significato sociale: l’edificio era destinato allo studio, attività fortemente incoraggiata dal regime, e per questo la costruzione rientra in un ampio programma educativo con includeva numerosi edifici specialistici.
La configurazione spaziale e volumetrica consiste in una V con i due bracci parzialmente speculari (originariamente sezioni separate: maschi/femmine) e leggermente curvati verso l’esterno. L’incavo è raccordato da un grande atrio ovale – sviluppato per tutta l’altezza dell’edificio – che emerge all’esterno con una convessità ampiamente vetrata: cinque tagli verticali tamponati da elementi traslucidi trasmettono all’interno un particolare effetto luminoso.
Non c’è un solo ingresso principale ma due (maschi/femmine), con rampe distinte e laterali all’elemento aggettante, che immettono ognuna in un foyer ovale di disimpegno al rispettivo braccio della sezione didattica e alla grande sala comune.
I piani erano collegati verticalmente originariamente dalla sola scala centrale, triangolare a tripla rampa; gli interpiani sono di circa 4 m ciascuno. Nell’ultimo periodo di utilizzo dell’edificio è stata poi installata, per motivi di sicurezza antincendio, una scala esterna metallica.
L’impianto strutturale è in calcestruzzo armato (pilastri, travi e solette) mentre le tamponature esterne e gli elementi divisori interni sono in muratura tradizionale, mattoni forati in cotto. Non vi sono elementi voltati. Caratteristica è la forte cromaticità delle tinteggiature esterne.