L’area in cui sorge l’immobile si sviluppa a nord-est del centro storico, immediatamente al di fuori dell’antica cinta di baluardi eptagonale della città. Risulta delimitata a nord dall’argine del Po, a sud dall’area di proprietà dell’ENEL, a ovest da un insediamento industriale da riqualificare e a est da un recente intervento di edilizia residenziale privata, realizzato in attuazione alle disposizioni del Piano di Recupero. I fabbricati presenti all’interno sono in parte inutilizzati e in parte fungono da magazzini per il Comune. L’edificio centrale di recente costruzione è oggetto di un intervento di trasformazione in residenza per anziani e famiglie in difficolta. Il macello fu edificato nel secondo decennio del XX secolo su progetto dell’Ing. G.Albertelli (1909). Compare già nella pianta acquarellata di Guastalla del 1935. E’ un edificio di elevato interesse archeologico-industriale, circondato da un muro di cinta in mattoni a vista e caratterizzato da edifici a torre disposti a quadrilatero, nel cui spazio interno sono situati due padiglioni distinti destinati alla mattanza dei bovini e dei suini. Il complesso riveste notevole importanza nella storia dell’organizzazione produttiva urbano-territoriale ed è inoltre ben conservato nei caratteri architettonici originali.
Il fronte dell’edificio destinato ad uffici amministrativi, su due piani, è articolato in tre campate per mezzo di paraste e concluso, nella facciata esterna, da un ricco fastigio con l’insegna del macello. ln ciascuna delle campate si aprono finestre dagli architravi liberty in cemento, che spiccano sul paramento di mattoni; in quella centrale si trova il portale d’ingresso (ora tamponato) ad arco scemo, coronato da un balcone. I fronti esterni dei due padiglioni destinati alla mattanza di diversa altezza e dimensione, sono invece scanditi da sobrie finestre a tre luci, la centrale più ampia (una specie di serliana), concluse da un arco. Di fronte all’edificio per uffici è stato costruito in epoca recente un deposito automezzi dalla struttura in acciaio e con i tamponamenti esterni di mattoni. Sia per i suoi caratteri estetici, testimonianza dell’influenza del linguaggio architettonico coevo anche nella progettazione di manufatti industriali, sia per l’importanza storico-testimoniale, si ritiene opportuno proporre il rinnovo della dichiarazione di interesse culturale dell’immobile.

