L’attuale fabbricato fu ricostruito dopo il sisma del 1908. Il precedente impianto può essere ricondotto al 1888 anno in cui iniziarono i lavori per la costruzione di un nuovo macello comunale su progetto dell’ingegnere comunale Alfonso Ferretti.
In seguito al sisma il macello subì notevoli danni per cui se ne rese necessaria la ricostruzione. Il progetto per il nuovo macello fu redatto dall’ing. Enrico Della Morte e fu approvato nel 1919, ma a causa della mancanza di fondi, e della difficoltà nel procedere all’espropriazione dei terreni necessari, l’Ufficio Tecnico decise di edificare solo alcuni dei locali previsti nel progetto. I lavori furono affidati alla ditta dell’ingegnere Nicola Giunta nel 1926 e furono terminati nel 1927, le strutture furono realizzate con montanti in cemento armato. Tuttavia affinché la struttura potesse funzionare bene, bisognava realizzare ulteriori stabili tra cui una cella frigorifera, gli uffici amministrativi, le latrine e la delimitazione dell’area. Con Delibera del Comm. Prefettizio del 12 novembre 1929 fu quindi stabilita la vendita a favore della Soc. Industrie Frigorifere di RC di parte del suolo sito nei locali del macello con l’obbligo da parte di questa di costruire a proprie spese.
Per questa costruzione erano stati studiati i più moderni e razionali impianti dell’epoca, quindi, quello di Reggio si poteva ritenere “uno dei più perfetti che vanti l’Italia” come scritto nella (op. cit.) in cui si asseriva che l’impianto sarebbe stato messo in funzione a breve. L’insieme dei padiglioni occupava una vastissima area e terminava con un foro boario e un autoparco. Notevole era l’impianto delle guidovie con cui erano collegati tutti i padiglioni e che terminava a quello dei frigoriferi; tale sistema garantiva un perfetto, igienico e spedito trasporto delle carni.
Allo stato attuale l’area e i locali dell’ex macello ospitano l’isola Ecologica della città. Gli edifici che compongono l’impianto hanno pochi elementi decorativi nel padiglione centrale, le finestre hanno architravi decorati con un elemento in pietra ad arco ribassato, e lo stabile a destra dell’ingresso principale ha la facciata principale scandita da un’alternanza di paraste, sostenenti una fascia marcapiano, e finestre a lunette ad arco a tutto sesto contenenti delle grate in ferro battuto.