Il complesso denominato il Mulinone deve essere inquadrato all’interno del periodo storico compreso tra il 1880 e il 1910 quando Marradi ed il suo territorio furono interessati da una serie di moderne e spettacolari realizzazioni che hanno inciso nella vita economica, sociale e culturale di questa terra.
Tra queste è da annoverarsi anche il Mulinone, opera dell’Ingegner Lorenzo Fabbri che intese costruire un modernissimo molino a cilindri collegato ed alimentato dalla centrale idroelettrica confinante sul lato sud-ovest .
L’edificio rappresenta un reperto importante di archeologia proto-industriale a livello nazionale e la testimonianza fisica di un periodo prolifico di idee originali e di moderne realizzazioni. Esso si sviluppa su cinque piani fuori terra per quanto riguarda il corpo principale e sei per il corpo secondario. L’impianto è costituito da un unico corpo di fabbrica ad “L”, con murature perimetrali in pietra e mattoni e strutture in pilastri di ghisa a sezione circolare, sovrapposti, che in testa avevano una piastra metallica, con un perno su cui veniva bloccato il pilastro superiore. Sulla piastra era fissato una sorta di capitello ligneo allungato per favorire e facilitare la posa delle travi lignee dell’orditura principale; su queste una orditura di travetti secondaria ed un assito.
Sulla facciata, la riquadratura delle finestre è stata realizzata con l’uso mirato di mattoni di cotto di produzione locale.