L’ex Mulino Geddo fa parte di un complesso di edifici situato in adiacenza al parco di Villa Cicogna Mozzoni: i fabbricati, differenti sia per epoca di realizzazione che per tipologia costruttiva, sono disposti in modo tale da formare un primo cortile triangolare con accesso carraio su via Tiro a Segno e un secondo cortile – posto dietro all’ex mulino – con ingresso da via Clerici. L’edificio più antico è il fabbricato rurale, costruito probabilmente tra la fine del XVIII e l’inizio del XIX secolo con funzione di deposito per i prodotti lavorati, che nel 1999 è stato integralmente restaurato e convertito in Centro diurno socio-terapeutico-educativo per ragazzi diversamente abili. L’ex Mulino, invece, versa tuttora in stato di abbandono ed è caratterizzato da un’alta torre con pianta poligonale che si innalza da un corpo di fabbrica a due piani fuori terra con pianta rettangolare. La costruzione è caratterizzata da un linguaggio neo-medievale, leggibile soprattutto nel coronamento con merli che definisce la torre. L’edificio fu probabilmente costruito dai Conti Cicogna nella seconda metà dell’Ottocento, in adiacenza all’allora esistente Roggia Mora, quindi la proprietà passò al signor Geddo che utilizzò le acque della roggia per macinare – con due mulini differenti – il frumento e il riso. Negli anni ’60 del Novecento, a seguito della chiusura della roggia, il mulino perse la sua funzione diventando un magazzino per ogni genere di merce. Dopo altri passaggi di proprietà, nel 1998 il complesso è stato acquisito dal Comune di Trecate che ne è tuttora proprietario.