L’edificio è stato realizzato dal Comune di Cortile San Martino e adibito a sede municipale e abitazione dei dipendenti comunali su un lotto di proprietà di Bormioli Rocco. Il fronte del palazzo viene sistemato nel 1921-23. L’edificio, a pianta rettangolare, si sviluppa su tre piani fuori terra, più sottotetto. presenta un ordine terreno a bugnato e due ordini di finestre, di cui quelle del primo piano hanno timpano curvo e quelle dell’ultimo una cornice lineare. sul prospetto principale, sono tre balconi con parapetto in cemento e ferro battuto: due si innestano nell’ampia fascia marcapiano che delimita il piano terreno, ed uno è al secondo piano, in posizione centrale, in corrispondenza del portone d’ingresso. ai lavori di sistemazione del prospetto principale dei primi decenni del Novecento pare ascriversi la costruzione sul tetto in coppi di un fastigio ad andamento mistilineo, che conclude la parte centrale della facciata, secondo una soluzione spesso adottata in strutture del tempo, come ad esempio nel palazzo sede della Libreria Fiaccadori, in strada al Duomo a Parma, dovuta all’architetto Gustavo Tognetti (1922). L’edificio conserva la conformazione strutturale e distributiva originaria e coniuga stilemi del linguaggio tardo neoclassico con decorazioni di ascendenza liberty ed è testimonianza di edilizia ad uso civile della fine dell’Ottocento e inizio Novecento.
L’Edificio è parzialmente abbandonato e presenta uno stato avanzato di degrado anche se non rilevante dal punto di vista del dissesto.
