Il progetto per la costruzione di una casa comunale in San Lazzaro per uffici del municipio e per gli alloggi degli impiegati, approvato nel 1863. La costruzione viene avviata nel 1867.
Dal 1943 viene ceduto al Comune di Parma ed utilizzato come sede istituzionale (quartiere, circoscrizione) abitazione del custode e in parte concesso ad associazioni. Edificio di evidenze neoclassiche, come il coronamento a timpano della facciata, l’ordine terreno porticato e la cornice centinata delle aperture del primo piano, che richiamano, anche se in forma semplificata, soluzioni adottate dagli architetti Nicola Bettoli e Paolo Gazzola in altri edifici parmensi a destinazione pubblica e privata.
Il complesso risulta in abbandono da alcuni anni. Attualmente transennato, presenta un importante quadro fessurativo sul fronte principale, in particolare al di sopra del colonnato. Si evidenziano lesioni inclinate ai lati Nord (in particolare) e Sud del fronte, compatibili con un meccanismo di cedimento. L’edificio mostra anche un degrado delle superfici piuttosto avanzato.
