L’Ospedale Civile di Racconigi è detto anche Ospedale Spada dal nome del suo fondatore Giò Angelo Spada (1625-1713); ha una storia piuttosto complessa, determinata anche dal susseguirsi di alterne vicende sia costruttive sia amministrative, ancora individuabili nell’attuale impianto. Nei primi anni del 1700 iniziarono i lavori per l’ampliamento dell’originario edificio seicentesco, lavori che durarono per diversi decenni; l’immagine che si ha oggi dell’Ospedale dovrebbe coincidere con quella di metà Settecento nonostante le modeste trasformazioni e adeguamenti.
È costituito da una facciata principale su Via dell’Ospedale con l’ingresso principale, un importante cortile porticato e loggiato su tre lati, oggi interamente vetrato e finestrato, e una seconda facciata fortemente degradata, con ingresso impraticabile su Via Ormesano.
L’edificio si articola su tre piani fuori terra, e un piano parzialmente cantinato. Al piano terra sono ancora visibili gli allestimenti della vecchia farmacia: un ambiente di discrete dimensioni coperto da volta a fascioni. Anche in altri locali, dislocati al piano terra e ai piani superiori si trovano ancora ambienti voltati. Al piano primo è presente una piccola cappella con altare marmoreo sormontato da una nicchia con statua della Madonna; un cornicione all’imposta della volta, di poco aggettante, percorre il profilo dell’ambiente conferendogli una certa aulicità.