Il Poggio alle Croci ha identificato da più di un secolo la sede dell’ospedale psichiatrico forse più importante dell’intera Toscana che ha caratterizzato, con le sue attività specialistiche, non solo il contesto collinare che occupa quanto un pezzo importante della stessa città Volterrana. L’importanza, storico architettonica del complesso monumentale si identifica nei seguenti fabbricati che furono utilizzati come reparti di degenza dei malati e che sono ormai abbandonati da decenni per cui giacciono in pessimo stato di conservazione.
Il complesso immobiliare di Poggio alle Croci era parte dell’insediamento dell’ex Ospedale Psichiatrico di Volterra (già Frenocomio di San Girolamo). La struttura manicomiale di Volterra prende forma alla fine del 1800 presso l’ex Convento di San Girolamo e nel corso dei decenni successivi, nelle aree circostanti, si sviluppa un vero e proprio complesso di ricovero in grado di ospitare ammalati provenienti da molte parti d’Italia.
La necessità di ottenere nuovi spazi ha motivato alla fine della prima guerra mondiale l’acquisto, da parte del Frenocomio, dell’area di Poggio alle Croci, laddove dal 1928 al 1933 vennero edificati i tre importanti padiglioni denominati “Charcot”, “Ferri” e “Maragliano” .