L’Ex Poligono di Tiro a Segno è situato nella parte sud del territorio di Costa Volpino, all’interno della fascia di rispetto del Lago d’Iseo, in un ambito esposto al rischio archeologico. Si tratta di una struttura destinata in origine a esercitazioni militari e civili, costituita da un corpo di fabbrica a due piani fuori terra e da un campo di tiro ad esso integrato, che ha dato il nome alla località oggi nota come “Bersaglio”.
La facciata del corpo principale è tripartita da due lesene stilizzate che inquadrano nella parte centrale l’ingresso e uno stemma dipinto, in parte ancora leggibile, tipico dei tiri a segno di origine ottocentesca: un bersaglio da cui fuoriescono armi e allori, sormontato dalla corona reale e sorretto da un’aquila che reca sul petto lo scudo con la croce di Casa Savoia. I prospetti laterali sono caratterizzati da due aperture nella parte alta e tre nella parte bassa di cui una cieca e una a sesto acuto, da cui si accede al portico di tiro in origine protetto da una tettoia. La presenza di elementi architettonici così diversi, accostati in un raffinato e armonico gioco compositivo, fa datare il complesso tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, epoca di transizione dallo storicismo eclettico alle prime forme di architettura Liberty.
La tripartizione della facciata principale si riflette sull’impianto planimetrico: tre vani ad uso armeria e ripostiglio centrati su un ampio atrio e, in asse con l’ingresso, il volume porticato con la stazione di tiro. Il primo piano, articolato allo stesso modo di quello sottostante, era adibito ad alloggio per il custode. Dal punto di vista morfologico le strutture portanti sono in mattoni pieni, gli orizzontamenti e l’orditura del tetto in legno, la copertura a padiglione con manto in tegole marsigliesi. Il fabbricato è completato, sul lato sud, dalla zona di tiro chiusa dal muro parapalle. Questo elemento è costituito da una struttura in mattoni pieni sostenuta da sei contrafforti rinforzati da cordoli in cemento armato. Verso l’interno il muro è rivestito da assi di legno, necessarie a intercettare e contenere i proiettili. Il lato ovest dell’area di tiro è delimitato da un muro in mattoni e pietrame, connotato da una sequenza di tre archi di scarico.
