Il Preventorio, ubicato nel comune di Arzana, venne edificato nel centro ogliastrino a partire dal 1911, per riuscire a combattere il morbo della tubercolosi, diventando poi, nel 1952, “Preventorio antitubercolare regionale”.
Il fabbricato presenta una planimetria irregolare a ferro di cavallo che si sviluppa su tre piani fuori terra. La regolarità delle disposizioni delle aperture e le geometrie planimetriche esprimono i canoni del ventennio di prima edificazione; alcune trasformazioni (parziali tamponature sugli infissi e un corpo annesso) non alterano la complessiva lettura delle soluzioni architettoniche del primo impianto. Una recinzione con muratura e soprastanti pilastri e balaustrate, delimita l’area della struttura sanitaria sulla parte antistante la strada.
L’edificio è realizzato con tecniche costruttive miste: si tratta di una struttura intelaiata in cemento armato con parti di muratura di pietrame (conci di granito sbozzati o pietra informe posta in opera con malta bastarda). È interamente rivestita da intonaco a base cementizia e pittura superficiale. Gli orizzontamenti sono laterocementizi; le scale interne sono rivestite con lastre di marmo e (per quanto visibile da ciò che resta) i pavimenti erano in graniglia. I 2500 metri quadri di fabbricato dovevano ospitare sia gli ammalati, sia raccogliere l’imponente mole di documenti medici. Del complesso attualmente si conservano l’ingresso, le stanze per la degenza e un cortile interno. Ciò che resta di arredi, documenti librari e disegni sulle murature testimoniano l’uso dei vari ambienti del fabbricato, ad esempio con i disegni su alcune murature che mostrano le aree destinate ad accogliere i bambini. A partire dal 1974 la progressiva scomparsa della malattia ha condotto all’abbandono dell’edificio, che oggi presenta rilevanti dissesti, su murature e orizzontamenti, con crolli in parti di coperture e solai e della muratura sul fronte Ovest.
A partire dagli anni Duemila varie ipotesi di riutilizzo hanno interessato la struttura dell’Ex Preventorio, ma nessuna ha dato esito a effettivi progetti.

