Il complesso architettonico, costituito da un edificio principale e un edificio pertinenziale, è situato nel punto più alto dell’isola (280 s.l.m.), posto in posizione strategica per poter dominare visivamente l’intero arcipelago delle Isole Ponziane. E’ distante dal centro urbano 4-5 km ed è raggiungibile mediante una mulattiera.
L’edificio più antico risale alla metà del 1800 ed è stato realizzato inglobando l’antica torre di guardia, probabilmente risalente al XVI sec., ancora visibile e sita in posizione centrale. Presenta una configurazione planimetrica regolare, è articolato su due livelli fuori terra, collegati internamente da una scala elicoidale che dall’ingresso conduce fino al torrino del vano scala, nella parte centrale, per l’accesso al terrazzo di copertura. E’ realizzato con struttura portante di mattoni e pietre di tufo, i solai sono in putrelle in ferro a doppio T e tavelloni, la copertura è piana. I prospetti sono armonici e lineari. L’edificio pertinenziale invece è risalente alla prima metà del XX sec.; si sviluppa su unico livello, con una scala esterna che permette l’accesso alla copertura praticabile. E’ realizzato in muratura portante, costituita da spezzoni di pietra di tufo di forma regolare. I prospetti sono lineari e simmetrici con infissi in legno dotati di persiane alla romana. Le infrastrutture semaforiche marittime iniziarono ad essere costruite nel corso dell’Ottocento dalla Marina. Nel corso della seconda metà del Novecento è iniziata la graduale dismissione di queste infrastrutture semaforiche, visto il miglioramento delle tecnologie per le comunicazioni marittime. In Italia gran parte dei semafori marittimi furono costruiti dalla Regia Marina tra la seconda metà dell’Ottocento e i primi anni del Novecento, per poi passare alla Marina Militare dopo la fine della seconda guerra mondiale. Nel 1890 risultava in attività il semaforo del monte guardia fra semafori marittimi nel territorio del Regno d’Italia.
L’edificio ottocentesco costituiva la così detta “lanterna di prima luce”, destinata al sistema marittimo di segnalazione diurna. Questa struttura veniva utilizzata per le comunicazioni tramite l’utilizzo della “telegrafia ottica”. L’impiego principale del semaforo di Ponza era quello militare, infatti la sua gestione venne affidata alla Marina Militare.
Molto probabilmente già prima dell’ampliamento, doveva trovarsi qui una postazione semaforica, in quanto in una riproduzione cartografica dello Smith, del 1815, sul Monte Guardia viene indicato il “telegraph”. Di fatti il sistema di segnalazione semaforica venne integrato con il sistema telegrafico. Durante i conflitti mondiali venne dotato anche di postazioni difensive sul perimetro dell’area di sedime. La struttura è rimasta in funzione fino agli anni ’50 del 1900 per poi essere dimessa e abbandonata.
Attualmente questo affascinante complesso è in stato di grave dissesto statico, abbandono e marcato degrado. Entrambi gli edifici non sono agibili. Nell’edificio più antico sono visibili importanti lesioni nella struttura portante, mancano completamente gli elementi di chiusura delle bucature, il solaio di copertura essendo danneggiato non offre più riparo dalle infiltrazioni d’acqua piovana, non vi sono impianti tecnologici. Gravemente degradati anche gli intonaci esterni.