L’ex-Stazione ferroviaria di Vigone, collocata nella periferia Ovest dell’abitato, costituisce, fino alla sua dismissione definitiva nel 1998, una stazione intermedia (al Km 10+010,10) della storica linea Airasca-Saluzzo-Cuneo, una delle prime linee ferroviarie pensate per il Piemonte. Concepita come “ferrovia pedemontana”, ossia finalizzata a collegare strategicamente e commercialmente gli sbocchi delle numerose valli alpine occidentali con Torino (verso Nord) e con il mare (verso Sud) e favorire la connessione con Pinerolo, dopo lunghi e animati dibattiti intercorsi nella prima metà del XIX secolo, si giunge, nel 1854, alla stesura del primo progetto redatto dall’Ing. Michela e intitolato “Ferrovia tra Saluzzo e Torino in congiungimento con quella di Pinerolo verso Airasca”. Nel 1867 la Provincia di Cuneo affida la redazione del progetto per il tronco Cuneo-Saluzzo agli ingegneri Soldati ed Alasia. Successivamente, su incarico di un comitato presieduto dal sindaco di Saluzzo, l’Ing. Giacomo Luigi Cora, riunisce in un progetto unico tali proposte e in seguito all’ottenimento degli adeguati finanziamenti iniziano i lavori di costruzione.
Il fabbricato viaggiatori di Vigone, inaugurato nel 1886, si conserva come un edificio a pianta rettangolare, a due piani fuori terra con ingresso in posizione assiale rispetto al prospetto maggiore, sul lato verso il piazzale asfaltato che lo fronteggia. L’ingresso apre l’accesso su un atrio, alla biglietteria, alla sala d’attesa ed ai locali di servizio per il personale, mentre al piano superiore sono organizzati gli alloggi per il personale di servizio. La struttura portante è in muratura di laterizi pieni con copertura a quattro falde, orditura in legno e manto in tegole marsigliesi. I vani delle porte e delle finestre (attualmente in gran parte tamponati per impedire l’accesso), con arco a sesto ribassato, sono fasciati da una cornice intonacata piana di colore grigio chiaro, mentre le finestre al piano superiore hanno persiane in legno. Grigi sono anche la fascia marcapiano ed il cornicione di coronamento. Delle lesene intonacate in grigio scandiscono i prospetti principali ed evidenziano gli spigoli del fabbricato. Il fabbricato, interamente intonacato versa attualmente in condizioni di abbandono come verificato con sopralluogo in situ nel novembre 2022.

