L’ex stazione ferroviaria di Candelo – ubicata al margine nord occidentale dell’abitato – è entrata in funzione nel 1856 insieme alla linea Biella-Santhià, progettata due anni prima dall’ingegnere Savino Realis e inaugurata il giorno 8 settembre alla presenza del Ministro dei Lavori Pubblici Pietro Paleocapa e di una moltitudine di persone provenienti da Biella e dai paesi limitrofi.
La stazione ha funzionato a pieno regime fino agli anni ’80 del Novecento, quando una serie di lavori di ammodernamento della rete ferroviaria – già passata alla proprietà di Ferrovie dello Stato – hanno determinato il declassamento di alcune stazioni intermedie a semplici fermate. Attualmente, della linea ferroviaria è attivo un solo binario – con un conseguente passaggio assai limitato di convogli – e la stazione non è accessibile ai viaggiatori. L’edificio risulta quindi in stato di abbandono. Esso si sviluppa su due piani fuori terra e presenta caratteristiche costruttive afferenti alla tipologia delle cosiddette “stazioni di passaggio”, comparse nei piccoli centri urbani del Piemonte a partire dagli anni ’50 dell’Ottocento. Il prospetto principale è scandito orizzontalmente da fascia marcapiano e tinteggiatura bicroma, grigia al piano terreno e gialla al piano superiore. Cinque arcate introducono ai locali di servizio per i viaggiatori (biglietteria, sala d’attesa ecc.) e altrettante finestre con persiane in stecche di legno si aprono al primo piano. La porzione meridionale della facciata è invece interamente chiusa ed è caratterizzata da tinteggiatura uniforme (gialla): due nicchie, con coronamento ad arco al piano terreno e quadrangolare al primo piano, alleggeriscono la consistenza della superficie muraria. I prospetti sud e ovest evidenziano una composizione molto rigorosa ritmata da finestre, porte-finestra e nicchie quadrangolari: una pensilina metallica aggetta dalla superficie muraria del prospetto ovest a protezione dei viaggiatori. La copertura del fabbricato è a padiglione e presenta, in posizione centrale, un elemento architettonico di coronamento probabilmente destinato ad ospitare l’orologio, oggi comunque non presente. Accostato al fronte nord dell’edificio, si trova un volume accessorio che si sviluppa su un solo piano fuori terra. Un serbatoio pensile metallico, utilizzato all’epoca per lo stoccaggio dell’acqua destinata alle locomotive a vapore, è ancora presente a fianco della stazione in direzione di Biella.