L’Ex Stazione di Valtesse è situata a nord rispetto a Città Alta, in un’area tutelata ai sensi della Parte Terza del “Codice dei Beni Culturali” (Parco Regionale dei Colli di Bergamo) ed esposta al rischio archeologico. La costruzione risale ai primi anni del Novecento e fa parte del sistema di fabbricati legati al funzionamento della Ferrovia della Val Brembana che, a partire dal 1906, collegava Bergamo con San Pellegrino Terme e successivamente Piazza Brembana. Il progetto, attribuito all’architetto Romolo Squadrelli, risponde a un criterio di unificazione formale e funzionale dei manufatti: l’ex stazione è infatti simile ad altre presenti lungo la linea, come quelle vicine di Borgo Santa Caterina e di Ponteranica-Pontesecco.
Si tratta di un edificio di planimetria rettangolare che si sviluppa su due livelli fuori terra e sottotetto, con murature portanti in mattoni pieni, orditura del tetto in legno, copertura a due falde con manto in tegole marsigliesi. Alla semplicità planimetrica fanno da contrappunto raffinati apparati decorativi, propri del repertorio di inizio Novecento che si potrebbe definire di tipo liberty o eclettico. I prospetti sono infatti caratterizzati da un’alternanza nei trattamenti superficiali dell’intonaco, dall’uso del cemento decorativo a sottolineare le partiture strutturali e i profili delle aperture, dalle mensole in legno che sostengono gli spioventi del tetto. Tra gli elementi originari si segnalano i serramenti in legno e pavimenti in graniglia di cemento.