La ex stazione di segnali è situata sul promontorio di Punta Falcone, punto più a settentrione della Sardegna e pertanto gode di una vista che domina l’arcipelago de La Maddalena, la costa nord ovest e le bocche di Bonifacio.
Il complesso venne edificato alla fine XIX secolo, nell’ambito di un programma nazionale per la costituzione di una rete di controllo delle coste e della navigazione. Il loro compito era quello di trasmettere segnali ai naviganti dalla terra ferma, con un sistema simile al telegrafo. La stazione si compone di due unità: gli alloggi del personale e la stazione semaforica. Quest’ultima, poggia su un grande basamento granitico che funge da camminamento lungo il perimetro dell’edificio che si compone di due vani, uno a pianta quadrata dove erano situati gli uffici e, attigua, la torre circolare dell’albero semaforico. Una lunga scala, che segue il profilo del terreno, collega la stazione agli alloggi. L’intero complesso è costituito da muratura in blocchi sbozzati di granito con parziale finitura di intonaco, con cantonali in pietra faccia a vista; resta qualche testimonianza di cornici con scanalature, realizzate con stucco a base cementizia e rifinite da pittura bianca. Le coperture, parzialmente crollate, presentano struttura portante in legno e rivestimento in coppi. La sala della torre è voltata da una cupola con oculo centrale per il palo semaforico.