L’ex-Vetreria Ricciardi, conosciuta anche come Monastero Cantilena dal nome del notabile che ne promosse la prima fondazione, è un vasto complesso multipiano posto a monte del centro storico, lungo la valle del Bonea. Nel 1736 il notabile Lorenzo Cantilena destinò tutti i suoi averi per la costruzione di un monastero femminile francescano dell’Immacolata Concezione nella zona dell’Olivone, una forcella tra le attuali via XXV Luglio e via Costiera Amalfitana a Vietri sul Mare. La costruzione iniziò a partire dal 1748 sotto la direzione del magistro cavese Orazio Autuori ma fu terminata solo all’inizio dell’Ottocento e non fu mai utilizzata come convento a causa delle leggi Murattiane. Passato al Demanio come caserma nel 1809, fu poi venduto a privati come opificio nel 1819. Da allora ha subito ripetute aggiunte e trasformazioni per adattare la struttura ai diversi usi cui nel tempo fu devoluto tra cui bottiglieria, vetreria, fabbrica tessile e della carta, faenziera, produzione di materie plastiche e deposito. Nel 1860 la Famiglia Taiani acquisì l’intero stabilimento, avviando le prime opere di ampliamento e dando inizio alla produzione di vetri e cristalli. Nel 1880, la società Modigliani-Ricciardi comprò la fabbrica, continuando la produzione vetraia e provvedendo ad ampliare ulteriormente la struttura sul versante meridionale. Tuttavia, agli inizi del ‘900 la società si scioglie e Cesare Ricciardi resta a capo dell’azienda realizzando nuove opere di ampliamento. Infine, nel 1956, i Solimene, famiglia di ceramisti vietresi, acquistarono la vetreria e completarono le opere di ampliamento innalzando ancora di un piano il capannone industriale ed il corpo di fabbrica ottocentesco posto sul lato meridionale . Dopo un primo ampliamento dell’area ovest, nel 1902 furono aggiunti all’ex monastero alcuni capannoni nel settore orientale e successivamente a valle, in corrispondenza degli antichi orti e giardini. Attualmente la struttura risulta in parte abbandonata e in parte convertita ad unità abitative. Con parte del settore ovest, pertinente a un’altra proprietà, in avanzato dissesto, l’immobile presenta oggi solo parte dei vani centrali in coincidenza dell’ex-monastero, e dei capannoni meridionale e orientale in uso come depositi dello stabilimento vietrese Nuova Ceramica Solimene. |