Situato nell’area “Scalo” di Monteponi, l’impianto per la produzione del Bianco di Zinco venne realizzato dopo quattordici anni di sperimentazioni condotte presso i locali attigui alla Fonderia Piombo. La progettazione del nuovo impianto venne effettuata dall’Ing. Francesco Sartori (1874-1941), che sostituì Ferraris (1852-1928) nella direzione della Società. Tutte le apparecchiature (mulini, bricchettatrici, separatori magnetici, miscelatori, convertitori) furono alimentate ad energia elettrica ed alloggiate entro fabbricato interamente metallico col solo lato Nord protetto; il combustibile utilizzato era l’antracite della miniera Seui, anch’essa di proprietà della Monteponi. Le uniche strutture ancora rinvenibili, poiché realizzate in muratura di CLS e mattone pieno, sono quelle che ospitarono i forni elettrici e la grande camera dei Sacchi alla cui base veniva raccolto l’Ossido di Zinco ad elevato grado di bianco. Quest’ultima, privata della copertura, è affetta da un forte stato di degrado delle murature perimetrali, di quelle divisorie e del solaio di fondo. Le numerose aperture realizzate sui prospetti meridionale e settentrionale per completare il raffreddamento della corrente gassosa, sono chiuse da persiane fisse in legno, in parte oramai precipitate a terra, e contribuiscono a rendere la struttura estremamente caratteristica e pregevole tra tutti i fabbricati industriali, costituendo sicuramente un unicum tecnico.

