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DIREZIONE GENERALE ARCHEOLOGIA BELLE ARTI E PAESAGGIO Ministero della Cultura

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FABBRICA CIRIO

FABBRICA CIRIO

Indirizzo: Stradone Vigliena

Comune: Napoli

Provincia: Napoli

Regione: Campania
Architettura / Fabbrica

La fabbrica Cirio sorge lungo la fascia costiera di San Giovanni a Teduccio, luogo privilegiato per le industrie data la vicinanza alla stazione ferroviaria e al porto. L’enorme struttura rappresenta una delle prime sperimentazioni napoletane in cui il cemento armato assume una sua figuratività Essa si compone di un blocco alto, cui è accostata una torre a base cruciforme che si erge su un ulteriore blocco a due livelli. I tre elementi seguono uno schema modulare, con grandi vetrate e con pilastri esili in cemento armato che si allungano nei pinnacoli conferenti verticalità alla composizione. All’interno gli spazi sono distribuiti intorno a pilastri a sezione circolare e coronamento a fungo.
L’opera, realizzata tra il 1929 e il 1931 su suolo demaniale e oltre il muro finanziere, si inseriva nel più ampio progetto di potenziamento del porto mercantile di Napoli sviluppato a partire dall’ l’Unità di Italia. Il disegno originario fu redatto da Angelo Trevisan nel 1925, anno in cui la società Cirio, all’apice della sua espansione, decise di chiedere la Concessione per costruire a Vigliena il grande deposito per le proprie conserve. Consolidando l’immagine di azienda dinamica e all’avanguardia, la Cirio inviò un gruppo di tecnici, tra cui il figlio di Trevisan, Alessandro, negli Stati Uniti per studiare i sistemi più innovativi di produzione industriale e le architetture più idonee ad ospitarli. In questo modo, fu revisionato il progetto iniziale, con la proposta dell’uso esclusivo del cemento armato in sostituzione di una tecnica costruttiva mista che prevedeva anche la muratura. L’articolazione degli ambienti risponde ad esigenze funzionali. Essendo i sistemi di automazione di tipo verticale, il ciclo produttivo era locato alla base della torre; in sommità un elevatore sollevava i nastri da cui si producevano i contenitori, i quali venivano poi condotti per gravità al piano terra, dove vi era il punto di smistamento collegato alla ferrovia e al pontile a mare.
Oggi l’edificio risulta parzialmente in uso, ospitando nel blocco più basso un’officina e alcuni laboratori del Teatro di San Carlo. Tuttavia, l’intera mole del blocco alto con la torre annessa risulta in disuso e abbandonato, con ampie finestrature dai vetri rotti e con problematiche legate all’umidità. I pilastri sono, infatti, soggetti all’espulsione dei copriferri per la corrosione delle armature, accentuata dalla presenza di un ambiente ricco di sale marino per la vicinanza al mare.

Proprietà: Pubblica
Dettaglio proprietà: Ente Pubblico
Regime tutela: Tutela Ope Legis
Stato di conservazione: Cattivo
Ambito cronologico secolo: XX secolo
Immagine relativa a FABBRICA CIRIO
Immagine relativa a FABBRICA CIRIO