La casa canonica di Trecenta è attigua alla chiesa parrocchiale e risulta essere la somma di più interventi susseguitisi nel corso dei secoli. La datazione primigenia dell’edificio risale, presumibilmente, a fine ‘600-inizi ‘700, ossia al medesimo periodo in cui è stata eretta la chiesa parrocchiale. Tuttavia l’impianto attuale è di fine ‘800, ma oggetto di pesanti modifiche interne avvenute successivamente. Dal sagrato della parrocchiale si accede alla casa canonica: un elegante edificio a due piani fuori terra, più sottotetto.
Il fabbricato, salvo inopportuni interventi negli interni, ha conservato sui fronti principali lo schema originario di gusto classico, pregevole per l’armonia e l’eleganza delle forme. A ridosso della canonica si sviluppa un complesso costituito da case ascrivibili al primo Novecento, che, pur nella semplicità dello schema compositivo, rappresentano il contesto pertinenziale in cui si colloca la casa del parroco e la chiesa parrocchiale. Si tratta, infatti, di edifici a due o a tre piani fuori terra che sono contraddistinti da pianta articolata, con sviluppo dalla piazza San Giorgio lungo la via Cesare Battisti; i fabbricati sono caratterizzati nei fronti da lineari aperture che si dispongono secondo uno schema simmetrico, mentre una cornice modanata sottolinea la linea di gronda. Le casette nella parte retrostante, affacciate su una corte, sono caratterizzate da paramenti in laterizio a vista, in quanto destinate a rustici e utilizzate come depositi, magazzini e cantina.