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Fonderia di Antimonio, Miniera di Su Suergiu

Fonderia di Antimonio, Miniera di Su Suergiu

Indirizzo: Località Su Suergiu, Villasalto

Comune: Villasalto

Provincia: Sud Sardegna

Regione: Sardegna
Complessi archeologici / Impianto metallurgico

La fonderia rappresenta uno dei complessi metallurgici più importanti della Nazione. Si trova nella miniera di Su Suergiu (termine che identifica, in lingua sarda, la quercia da sughero che caratterizza il territorio), ubicata nella Valle del Rio Sessini, nel comune di Villasalto.
Quello di Villasalto rappresenta il più importante complesso per l’estrazione di antimonio nell’Isola. Le ricerche minerarie iniziarono nel 1854 ad opera dell’imprenditore Francesco Ferro. Nel 1861 Alfonso Ferrero della Marmora (1804-1878), nel suo “Viaggio in Sardegna”, racconta del ritrovamento di un filone di antimonio vicino ad Armungia. Ma l’apertura delle miniere avverrà solo nel 1880 ad opera di due imprenditori, Carlo Rogier e Giuseppe Carcassi. Due anni dopo, nel 1882, si aggiunse l’imprenditore Carlo Scaniglia, cui si deve l’edificazione della prima ed unica fonderia per antimonio dell’isola, con una produzione di 30 tonnellate di solfuro di antimonio fuso al mese, che sarebbe poi stato trasferito a Siena e convertito in metallo. Negli anni ’60 la fonderia incrementò la propria produzione trattando il minerale che proveniva dalla Toscana, dalla Turchia e dalla Cina fornendo 400 tonnellate di regolo dal ’58 al ’68. Alla fonderia vennero aggiunti un impianto di arricchimento del minerale ed un forno rotativo brevettato dall’ingegnere austriaco Jahn per la trasformazione della stibina in antimonio metallico.
La fonderia si articola in due corpi distinti costruiti in epoche diverse. Il primo e più antico si trova sul lato sinistro si sviluppa secondo un andamento orizzontale con grossi contrafforti che reggono le strutture interne, illuminate da ampie aperture semicircolari e ad arco che ne abbelliscono il prospetto. All’interno, prima che la copertura cedesse, erano visibili le capriate del tetto, i grandi forni e la camera a sacchi, dove nella tela venivano trattenute le particelle leggere dei fumi dell’ossido di antimonio. I forni a griglia servivano per la fusione del solfuro. La fonderia era divisa in due stanze, nella prima venivano accumulati i minerali da trattare e nella seconda quelli già trattati. Sul lato destro dell’edificio si trovavano le officine meccaniche per la manutenzione dei macchinari. Gli anni ’70 segnarono il declino dell’industria estrattiva a Villasalto e nel Gerrei, gli impianti furono definitivamente abbandonati verso la fine degli anni ’80 e oggi del maestoso impianto della fonderia restano solamente i ruderi.

Proprietà: Pubblica
Dettaglio proprietà: Ente Pubblico
Regime tutela: Tutela Ope Legis
Stato di conservazione: Pessimo
Ambito cronologico secolo: XIX secolo
Immagine relativa a Fonderia di Antimonio, Miniera di Su Suergiu
Immagine relativa a Fonderia di Antimonio, Miniera di Su Suergiu