Parte residua del fondo agricolo denominato “Mulino”, l’edificio è collocato nei pressi della località di San Polo. La presenza del fabbricato è attestata fin dai primi Ottocento e compare nelle mappe del catasto Napoleonico (1808) e Lombardo-Veneto (1848-52). La forma complessiva dell’edificio, su base quadrangolare, è il prodotto di molteplici trasformazioni avvenute per riadattarlo nel tempo. L’impianto originario risale probabilmente alla seconda metà del XVIII secolo.
Il fabbricato rurale su due piani, destinato alla macinatura di prodotti agricoli, è costruito in muratura portante in conci di pietra, con parti di tessitura muraria in mattoni, e ha una copertura a doppia falda, con orditura lignea. Si sviluppa in aderenza a un corpo del complesso immobiliare dell’ex istituto Geriatrico Arici Sega, oggi demolito.
Il prospetto su via Fiorentini si presenta molto semplice, con il portone d’ingresso in posizione sbilanciata a destra e le finestre del piano superiore disposte a ritmo regolare. Gli unici elementi decorativi sono la cornice del portone, in conci di pietra disposti ad arco ribassato e policentrico e una colonna in pietra, con capitello toscanico.

