La fontana Salice dista poco più di un chilometro dalla periferia del centro abitato ed è raggiungibile percorrendo sempre la strada provinciale per Craco e quindi un brevissimo tratto della strada comunale di Salice l’ambiente circostante è caratterizzato dalla presenza di superfici agrarie con vocazione a frutteto e, soprattutto ad oliveto, alternate a superfici boschive.
La struttura è costituita da due emergenze architettoniche, corpi di forma quadrangolare, in muratura mista, apparentemente vuote al loro interno, collegate da una muratura, avente le stesse caratteristiche costruttive, alle quale si appoggia una lunga vasca con funzioni di abbeveratoio. L’acqua sgorga dalle pareti frontali delle due emergenze di estremità direttamente in due piccole vaschette poco profonde, da cui proseguono nella vasca centrale, più profonda. Quindi, attraverso una canaletta incassata nella parete della vaschetta in sinistra, procede ad alimentare una vasca lavatoio posta lateralmente a quota più bassa. I bordi delle vasche sono in pietra calcarea grigia, nel caso del lavatoio anche lavorate con scanalature avendo la funzione di strofinatoio dei panni da lavare. Le cornici dei corpi di estremità, le pareti ed il fondo vasca del lavatoio sono realizzati con mattoni di cotto. In questo caso, le acque apparentemente ricche di sali carbonatici, insieme all’interrotta continuità strutturale del sistema di deflusso, hanno creato problemi di accumuli pesanti di incrostazioni, sviluppo eccessivo di alghe, per cui la fontana ha perso la sua funzionalità originaria. Alcune manutenzioni del recente passato, eseguite con malte cementizie si sono rivelate incongrue con le caratteristiche originarie del manufatto. I corpi di estremità presentano problemi di stabilità, mentre la muratura di collegamento (muro di controripa) ha manifestato, nella recente stagione invernale, importanti segni di dissesto, ed ha perso definitivamente la capacità portante di sostegno della scarpata retrostante. Di conseguenza, questa Amministrazione ha provveduto ad eseguire opere di presidio, in attesa dell’intervento definitivo di recupero