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DIREZIONE GENERALE ARCHEOLOGIA BELLE ARTI E PAESAGGIO Ministero della Cultura
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FORTE EMILIO SAVIO

FORTE EMILIO SAVIO

Indirizzo: Sommità di Monte Conca
Comune: Gaeta
Provincia: Latina
Regione: Lazio
Architettura / Forte

Il forte è costituito da una struttura interamente costruita sotto il profilo del terreno, e articolato su quattro livelli. Il piano principale corrisponde a quello del cortile d’ingresso dove si affacciano gli ambienti principali, mentre alcune chiostrine danno luce agli ambienti interni e ai servizi.
Sono presenti quindi due livelli sottostanti destinati a spazi di servizio e agli avancorpi realizzati alla quota del fossato. Nel fronte sud, verso il mare, è presente un piano rialzato sotto il livello una terrazza destinata alle postazioni di artiglieria.
Mentre i manufatti accessori esterni all’Ex Forte sono in avanzato stato di degrado e in parte collabenti, la struttura principale risulta sostanzialmente integra anche se in mediocre stato di conservazione soprattutto per quanto riguarda le finiture e le componenti edilizie esterne, quasi del tutto assenti; alcuni elementi architettonici decorativi, quali mostre e cornici, sono state in parte vandalizzate e asportate.

Nel 1892 il forte fu intitolato alla memoria del capitano d’artiglieria Emilio Savio, nato a Torino nel 1837 e caduto il 22 gennaio 1861 nella batteria piemontese al colle dei Cappuccini.

Forte “Emilio Savio”, fu impiegato come fortilizio di artiglieria da costa fino agli anni del primo conflitto mondiale. La nascita di una nuova arma, l’aviazione, determinò negli anni successivi la decadenza delle piazzeforti tanto che il 6 febbraio 1927 (con il regio Decreto n. 360) Gaeta perse la qualifica di “Fortezza”. Venne allora disarmato e trasformato in polveriera. Le sue gallerie ed i suoi ambienti, opportunamente adattati, furono utilizzati come capaci depositi di munizioni e proiettili per l’artiglieria e la marina.

Negli anni della seconda guerra mondiale ospitò nuovamente batterie per la difesa contraerea e marittima, subendo notevoli danni a causa di diversi bombardamenti aerei, specialmente nell’inverno 1943-44. Nel dopoguerra riprese il ruolo di deposito di munizioni e polveriera fino al 1991 circa, quando fu definitivamente dismesso dall’uso militare; passato al Demanio Civile, fu praticamente abbandonato.

Negli anni successivi, a causa dell’incuria e dell’azione nefasta di ripetuti atti di vandalismo e spoliazione, ha subìto (e ancora continua a subire) un progressivo deterioramento che ne sta determinando la distruzione.

Proprietà: Pubblica
Dettaglio proprietà: Stato
Regime tutela: Provvedimento Espresso
Dettaglio provvedimento: D.M. 28/10/2011
Stato di conservazione: Pessimo
Ambito cronologico secolo: Da XIX a XX