Il forte Neghino fa parte delle fortificazioni accessorie dell’imponente forte di Vinadio, su un promontorio che si affaccia direttamente su quest’ultimo alla quota di 1233 m s.l.m., su uno sperone roccioso a picco sull’abitato.
Costruito nel sec. XIX il forte Neghino è uno degli elementi che caratterizzano il sistema difensivo della valle Stura di Demonte: la facile comunicazione tra i due versanti delle Alpi ha da sempre conferito alla valle Stura una notevole importanza strategica che ha determinato nella storia la costruzione di più opere di fortificazione militare mirate per arginare l’eventuale avanzata nemica.
I lavori di costruzione della fortezza, voluta da Re Carlo Alberto, iniziarono nel 1834, per concludersi nel 1847. Nonostante una breve interruzione, dal 1837 al 1839, in soli undici anni si realizzò un vero capolavoro dell’ingegneria e della tecnica militare e per la sua costruzione in alcuni momenti furono impegnate 4000 persone. Il forte è citato anche con il nome “Batteria Nighino” ed aveva come armamento obici e cannoni di diversi calibri per un totale di dieci bocche da fuoco ma non fu mai teatro di importanti eventi bellici.
L’edificio ha forma ellittica ad anello, con corte centrale ellittica, ed è di dimensioni relativamente contenute: circondato da un profondo fossato e chiuso da una recinzione provvisoria, attualmente è di difficile accesso a causa dell’assenza del ponte levatoio che consentiva anticamente il superamento del fossato stesso; della struttura del ponte levatoio rimane solo l’imponente pilone di sostegno in muratura squadrata.
Il forte è costituito da un solo piano in elevazione fuori terra e da tre piani interrati rispetto alla quota del terreno circostante. L’involucro esterno ellittico è lineare e compatto e, quale unico elemento di variazione della geometria pura, mostra solo il corpo a torrino che ingloba il bel portale di ingresso in posizione asimmetrica.