Torre Scola, o Torre di San Giovanni Battista, è un fortino costruito su un isolotto che emerge solitario dal mare blu. Voluto dalla Repubblica di Genova agli inizi del Seicento, faceva parte della complessa linea difensive della Palmaria e del Golfo dei Poeti che ancora vanta resti fortificati tra batterie e castelli tutti da visitare. Il suo nome “Scola” è da attribuire alla vicina punta più nordorientale dell’isola Palmaria, che fu probabilmente sede di un’antichissima fondazione religiosa e dove in seguito sorse il monastero benedettino di San Giovanni Battista.
La torre presenta una robusta struttura pentagonale con mura spesse quattro metri. Ai suoi tempi d’oro poteva ospitare 8 soldati e 10 cannoni. Al tempo delle prime guerre napoleoniche, Torre Scola fu direttamente coinvolta negli scontri navali del 23 gennaio 1800 tra inglesi e francesi. I combattimenti causarono lo sventramento di un lato della torre e ne fu deciso l’abbandono già nella prima metà del XIX secolo a causa del suo inutilizzo. Nel 1915 ne fu decretata la demolizione, fortunatamente scongiurata grazie all’intervento dello storico e intellettuale Ubaldo Mazzini, allora ispettore ai monumenti. La singolare torre è rimasta proprietà della Marina Militare.