L’insieme di immobili comunemente denominato “Grancia di San Lorenzo”, sito lungo contrada Spineta, consiste in due corpi di fabbrica che occupano le particelle catastali 507 (“casa della grancia”, edificio a due piani, di circa 12 m per 9 m) e 508 (edificio di un solo piano, di superficie pari a circa 50 mq) del foglio.
La grancia indicava generalmente una coltivazione agricola dipendente da un’Abbazia o da un Priorato. Si ipotizza (Falasca, 1997) che la grancia in interesse sia stata fondata agli inizi del 1600 da parte dei monaci certosini della Real Certosa di S. Lorenzo di Padula. Di questa sede monastica non si ha quasi nessuna notizia storica. Nel 1807, con la legge di soppressione degli ordini monastici, i suoi beni vengono incamerati dallo Stato e, in seguito, venduti all’asta a privati. A partire dal 2015 il Comune di Padula (SA) ha avviato, in qualità di capofila, una serie di incontri e scambi istituzionali per la costruzione della rete “La Certosa di Padula e le sue Grancie”, per la valorizzazione turistico – culturale del proprio territorio. Gli incontri hanno coinvolto anche il Comune di Grumento Nova che rappresenta uno dei nodi della costituenda rete, in quanto sede di rilevanti tracce storiche dei possedimenti della Certosa di Padula (patrimonio UNESCO dal 1998) con la chiesa di Santa Caterina di Saponara e la casa della grancia di San Lorenzo.