La valorizzazione e l’apertura al pubblico dell’Ipogeo dei Cristallini hanno lo scopo di restituire al pubblico l’antico sepolcro greco capace di trasportare il visitatore in un’esperienza culturale ed emotiva risalente a circa 2300 anni fa.
L’Ipogeo dei Cristallini rappresenta una rara ed incredibile testimonianza di pittura ed architettura ellenica; è il luogo dei quattro sepolcri scavati nel tufo che, con incassi quadrangolari per ospitare i corpi dei defunti, conserva ancora l’intero apparato decorativo dai colori vivaci e dai raffinatissimi effetti di trompe l’oeil a imitazione di partiti architettonici e arredi di lusso.
Il progetto di restauro pittorico aggiunge un tassello fondamentale all’operazione di recupero del rione Sanità la cui identità, tanto segnata da contraddizioni, colori e ricchezze socio-culturali, è terreno fertile per l’arte e la creatività quali promotori di un programma di re-innovazione urbana, sociale ed economica.
È infatti la cultura greca che, in ogni forma di espressione e di arte è tanto presente in questa porzione di città, che si ripropone al centro di un di una riforma culturale che si fonda sulla libertà di pensiero e di critica incoraggiando la circolazione e la diffusione di idee, progetti e relazioni.
Le attività di restauro hanno avuto il via nel 2020 e, a giungo 2022, hanno consegnato l’ipogeo alla città e reso fruibile lo stesso al pubblico in accordo con le procedure e dei protocolli stabiliti dagli enti di tutela. Allo stesso solo i reperti e gli elementi del corredo funebre sono stati raccolti nelle sale del MANN (Museo archeologico nazionale di Napoli) per raccontare la storia dell’Antica Neapolis.
L’intervento, mosso da un atteggiamento rispettoso nei confronti del tessuto unico del luogo e a seguito di uno studio approfondito della sua specificità, ha rappresentato una vera e propria sfida alla conservazione minacciata, a seguito volontà di aprire il complesso al pubblico, dall’alterazione delle condizioni ambientali del sito.
In merito a questo l’Istituto Centrale per il Restauro si è impegnato nella conoscenza della storia, dei materiali, del loro comportamento nel tempo e dei meccanismi di degrado in atto sulle superfici impegnando notevoli risorse intellettuali e tecnologiche che disegnassero una visione d’insieme dell’Ipogeo dei Cristallini e delle sue relazioni con l’ambiente.