Situato nella miniera Su Zurfuru, la sua funzione era legata all’attività di trattamento del minerale: vi venivano percentualizzati i vari reagenti ed eseguite le analisi sui tenori del prodotto commerciale pronto per la consegna.
Il lavoro in laboratorio andava di pari passo con quello della laveria, tale da agevolare il processo di analisi: le attività di produzione e controllo qualità venivano svolte in maniera metodica, efficiente e con ottime tempistiche. Nella struttura, oltre ai caseggiati del laboratorio di analisi vero e proprio, si intravede una piccola ciminiera, riconducibile al forno utilizzato per l’arrostimento della calamina, che venne costruito successivamente all’impianto originario con lo scopo di verificare la percentuale di arricchimento del minerale.
La struttura, realizzata con l’utilizzo della pietra locale, si sviluppa su tre piani verticali con tetto a capanna rivestito di tegole marsigliesi. L’interno invece si presenta con capriate in legno e l’intelaiatura del soffitto è realizzato con l’utilizzo delle canne. L’intera copertura è in buona parte collassata all’interno. Alla struttura si accede direttamente dall’interno della laveria, dove una scaletta adiacente alla parete conduce al livello inferiore.
Attualmente, sebbene le ex officine che stanno al livello sottostante siano state oggetto di recente restauro e adibite a museo e luogo di cultura, il laboratorio versa in stato di disuso dal 1970. Risulta abbandonato dalla fine del 1993, anno della chiusura definitiva della miniera.