La miniera di Guzzurra, giacimento conosciuto già in epoca romana, si trova alle pendici del Monte Albo, nel comune di Lula. L’attività estrattiva documentata risale alle metà dell’Ottocento, quando il sito venne dato in concessione a due imprenditori marsigliesi: questi provvidero al completamento degli impianti e delle gallerie, costruendo inoltre una delle prime laverie meccaniche per la lavorazione dei materiali estratti, nonché diversi fabbricati per le maestranze. A partire dal 1878 la miniera venne abbandonata e riutilizzata sporadicamente e versa oggi in stato di degrado. La laveria presenta una sala principale pressappoco rettangolare ed altri ambienti adiacenti, coprendo una superficie di circa 300 metri quadri. Si conserva l’ampia struttura architettonica, in pietrame di scisto e malta a base di calce, con sporadica presenza di intonaco superficiale. Le bucature presentano piattabande o archi realizzati in mattoni laterizi pieni. Si conservano tracce degli agganci dei macchinari e di appoggio degli orizzontamenti e della copertura; quest’ultima, oggi completamente crollata, era probabilmente di tipologia a doppia falda.

